Acontece o maior tititi no mercado de artes plásticas: Um artista japonês chamado Yoshihiko Wada, conhecidíssimo, foi acusado de nada mais nada menos que plágio. E logo de Alberto Sughi.

Alberto Sughi me enviou o texto a seguir por email, que reproduzo na íntegra.


The following is a statement from Alberto Sughi where he expresses his views on the story seeing Japanese artist Yoshihiko Wada accused of having won broad recognition at home by having plagiarised Alberto Sughi’s work.

“I was informed, at first by the Japanese embassy in Rome and then directly by officials from Tokyo, of an investigation by the Agency for Cultural Affairs of Japan on accusations brought against Japanese artist I oshihiko Wada. Wada, who was recently awarded an important Education Minister’s prize, is accused of having plagiarised my work. Through an examination of the catalogues and photographs presented to me, I was able to verify that most of Wada’s work is an exact copy of my paintings. I was very disturbed.

This gross plagiarism violates the rights of the artist as sole owner of his image: a very serious offense under international law, which Wada perpetrated to obtain considerable personal advantages.

At the same time I consider all the relevant committees have acted carelessly by giving credit to a plagiariser who has ultimately defrauded them too.

The entire episode must have caused a sensation when you consider that I have been literally surrounded by media, journalists, from Japanese radio and television for the last couple of days!”

Alberto Sughi
Rome 30 May 2006


La seguente e’ una dichiarazione di Alberto Sughi sulla vicenda che vede l’artista giapponese Yoshihiko Wada accusato di avere vinto ampio riconoscimento in Giappone avendo plagiato il lavoro di Alberto Sughi.

“Prima l’Ambasciata giapponese a Roma ed in seguito un ispettore arrivato direttamente da Tokio mi hanno informato di una inchiesta in corso sull’accusa di plagio che l’ artista giapponese Ioshihiko Wada, recentemente insignito di un importante premio ministeriale, avrebbe commesso nei confronti della mia opera di pittore.

Attraverso il catalogo e le fotografie che mi sono state presentate ho potuto appurare, con vero sconcerto, che la maggiore parte delle opere di Wada sono una copia assoluta di miei quadri.

Questa impressionante operazione di plagio si configura come un reato che lede il diritto di immagine che è di esclusiva proprietà dell’autore, un reato che il diritto internazionale considera molto grave e che Wada ha commesso ottenendo considerevoli vantaggi personali.

Ritengo nello stesso tempo che gli organi di competenza abbiano abbiano commesso una grave leggerezza nel dare credito ad un plagiatore da cui sono stati a loro volta frodati.
La questione deve avere suscitato grande scalpore se è vero che da alcuni giorni sono assediato da agenzie , giornalisti e televisioni giapponesi.”

Alberto Sughi
Roma 30 Maggio 2006



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"Piano bar", de Alberto Sughi, 1996

“Piano bar”, de Alberto Sughi, 1996

 

“Muso”, de Yoshihiko Wada, 2004